Il 27 dicembre 2024, i religiosi della Grecia riuniti nell’EKME (Unione dei Religiosi Cattolici di Grecia) si sono riuniti ad Atene nella casa dei Fratelli Maristi per il loro incontro annuale. Erano presenti 26 religiosi: 20 uomini – Maristi, un Fratello delle Scuole Cristiane, due Cappuccini, due Gesuiti e per la prima volta tre Padri Salesiani appena arrivati in Grecia; e 6 donne – due Suore della Carità e quattro Suore di San Giuseppe dell’Apparizione (sja).
L’incontro si è svolto in un clima molto fraterno e di preghiera. Mons. Georges Altouvas, arcivescovo di Corfù e rappresentante apostolico di Tessalonica e Vólos, ha parlato dell’ultimo Sinodo dei vescovi a cui ha partecipato e del documento sulla sinodalità. Il suo discorso è stato molto chiaro e interessante, ed seguito da una condivisione dopo le domande. Ha consigliato ai partecipanti di studiare il documento e di condividerlo nelle loro comunità. Al termine della mattinata, anche il Vescovo di Atene si è unito all’incontro per celebrare l’Eucaristia e condividere un pasto fraterno.
Nel pomeriggio, i rappresentanti delle varie congregazioni presenti hanno parlato di quanto realizzato nel corso del 2024 e delle spese economiche. Purtroppo, come negli ultimi tre anni, non si riesce a coinvolgere molti religiosi a partecipare a questo momento fraterno. I motivi sono vari: le distanze, l’età avanzata di molti fratelli e sorelle, la difficoltà con la lingua greca… Il risultato è che, a norma dello Statuto, i partecipanti non hanno potuto eleggere un nuovo presidente (mancanza del quorum). D’ora in poi, questa sarà la situazione dell’EKME, nonostante l’arrivo di nuove congregazioni o di laici appartenenti a movimenti religiosi, che vengono a offrire i loro servizi per un certo periodo agli immigrati e non solo. Le comunità locali che fanno parte dell’EKME diminuiscono di numero o aumentano di età, quindi sono sempre le stesse persone a partecipare a questi incontri. Al momento non ci sono nuove vocazioni. E la situazione dei religiosi sta diventando sempre più povera e fragile.
Allora, in accordo anche con il vescovo di Atene, che è il vescovo che segue più da vicino le vicende dell’EKME, le religiose presenti hanno scelto di eleggere una “coordinatrice” nella persona di suor Agnes Palaiologou, già provinciale sja per l’Europa, che si è dichiarata pronta ad assumere questo servizio per l’EKME.